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Postain ritardoHo ricevuto nelle ultime settimane un numero crescente di segnalazioni da parte di residenti nell’entroterra genovese che reclamavano ritardi sulla consegna della posta. Si è registrato un accumulo di ritardo intollerabile:le bollette vengono recapitate anche 15 giorni dopo, come la posta ordinaria e le stampe. Nel caso specifico delle bollette gli utenti, dopo la beffa, devono pagare le morosità negli accrediti successivi. In alcuni casi, che ho potuto verificare personalmente, una compagnia telefonica ha addirittura sospeso il servizio a causa del ritardo nel pagamento.

Ieri mattina una signora ha ricevuto la bolletta telefonica che avrebbe dovuto essere pagata entro il 9 luglio. La donna anziana, mi ha esposto le sue preoccupazioni sulla probabile sospensione del servizio, sottolineando che questa situazione non dipendeva direttamente da lei.

Ho voluto citare questo esempio, che mi è stato sottoposto ieri per sottolineare un problema cronico che negli ultimi mesi ha purtroppo danneggiato in modo significativo l’entroterra valpolceverasco, e che in questo periodo estivo raggiunge un apice davvero preoccupante.

La qualità del servizio erogato compromette sia gli interessi dei singoli cittadini,  sia le imprese che si vedono addebitare ingiustamente i costi delle morosità dalle società di fornitura.

I comuni della Val Polcevera non possono continuare a essere penalizzati ulteriormente da questa grave disfunzionalità organizzativa di Poste Italiane.

Il problema principale è legato, probabilmente, alla carenza di personale fra i cosiddetti postini, con una quota consistente  in scadenza contrattuale e continuamente sostituito. Sono gli effetti evidenti di una organizzazione, quella attuata da Poste Italiane, che ricorre sempre più a personale precarizzato, compromettendo la funzione principale dell’Ente pubblico.

La questione della precarizzazione dei postini colpisce la qualità  dei servizi con cui i cittadini devono successivamente fare i conti. Si tratta di una situazione insostenibile sia per i lavoratori, sia per chi subisce i ritardi, anche eccessivi, nella consegna della corrispondenza. In ultimo sottolineo che lo sproporzionato ricorso ai turn over dei postini ha provocato  una serie di altri disagi, dovuti ad un personale che, essendo sempre in scadenza, non solo conosce poco il territorio di sua competenza, ma non ha neppure il tempo ad assumere l’adeguata conoscenza geografica.

Poste Italiane dovrebbe pensare di più alla sua missione di servizio pubblico piuttosto di potenziare la rete vendita: di questo passo assumerà le connotazioni di un centro commerciale negando la sua vocazione.

Auspico un’azione comune dei sindaci della vallata, da parte mia contatterò direttamente la direzione regionale di Poste Italiane e non escludo altri ricorsi presso sedi più istituzionali.

Questa è un’emergenza, una piaga pagata a caro prezzo dai cittadini: serve una soluzione immediata e se sarà il caso, promuoverò una class action all’Antitrust .

sant_olcese3871_homeSono ormai passati ben 90 anni da quel 10 Luglio 1924 in cui effettuavi la tua prima corsa prova ufficiale a Lanciano (CH) sotto lo sguardo attento e severo degli ispettori del Ministero dei Trasporti e, superatala a pieni voti, venivi ammessa a circolare. Oggi sei la più antica locomotiva elettrica funzionante d’Italia. 
La tua vita non è stata sicuramente poco movimentata: ligure (anzi savonese!) di nascita, hai trascorso la tua infanzia ed adolescenza in Abruzzo sulla ferrovia Sangritana; poi, poco più che trentenne, sei tornata nella tua terra natale dove hai avuto, specie negli ultimi anni, il ruolo della “star”. Sei passata attraverso molti eventi drammatici ed importanti del secolo scorso e sei un po’ il simbolo della riscoperta turistica e del valore culturale della ferrovia nel nuovo secolo. 
Purtroppo questo è un compleanno un po’ triste: avremmo voluto organizzare una grande festa, con una pubblicazione monografica tutta in tuo onore, ma l’annosa “questione dei ponti” fa sì che oggi la Ferrovia che ti ha ospitata da tanti anni sia ferma e non ci pare il caso di festeggiare. 
Però per noi la festa è solo rimandata: confidiamo infatti che dopo l’elaborazione di un nuovo progetto e la pubblicazione dei nuovi bandi di gara due settimane fa, i lavori tanto attesi finalmente abbiano inizio e la ferrovia possa riaprire. Confidiamo anche che l’altro ostacolo che preclude attualmente la riapertura della linea sia presso rimosso con la nomina di un Direttore di Esercizio che sia riconosciuto dall’USTIF e – aggiungiamo noi – che comprenda il tuo immenso valore, così come lo comprendeva il precedente direttore, che volle il tuo restauro insieme a quello delle tre carrozze del treno storico. 
E se siamo un po’ preoccupati e tristi per l’attuale situazione, tu ci rassicuri raccontandoci che il tuo ventesimo anniversario fu ben peggio: eri infatti danneggiata dai bombardamenti tedeschi e completamente abbandonata tra i ruderi della stazione di Lanciano. Anche il trentesimo compleanno non fu più sereno: riparata ma non convertita allo scartamento ordinario e non ancora assegnata alla FGC, rischiavi seriamente la demolizione, sorte poi toccata ai tuoi fratelli della Fermana ed al 21. Non si ascrive tra i compleanni più sereni neppure il tuo cinquantesimo anniversario, quanto la FGC (da circa vent’anni diventata la tua nuova casa) era stata posta sotto sequestro a causa del pessimo stato dell’armamento e quasi tutti le avevano già fatto il funerale. Ma hai conosciuto anche compleanni molto gioiosi: la tua prima decade infatti ti vedeva protagonista in una Ferrovia Sangritana viva ed affollata come non lo era e non lo sarebbe mai più stata; i 40 anni li hai compiuti svolgendo un duro lavoro su quella che era la tua nuova casa (la Genova – Casella) nel momento in cui questa conosceva il maggiore traffico merci di tutta la sua esistenza. Ed anche in tempi recenti non sono mancati anniversari felici: nel 1984 stavi subendo la revisione che ti avrebbe portato a rinascere, l’anno dopo, come mezzo storico ed assumere il ruolo della “mascotte” di questa bellissima ferrovia che è la Genova – Casella, un ruolo ormai consolidato all’epoca del tuo ottantesimo compleanno quando la festa fu grande ed erano tutti lì per te. Non parliamo poi dei tantissimi treni speciali di cui sei stata protagonista: dai fotografici per appassionati ai treni charter per turisti, dai video musicali ai documentari, dagli spettacoli teatrali ai raduni di auto e camion storici…e la lista potrebbe continuare! 
Ti hanno amata davvero tutti anche perché spesso sei stata il simbolo di una nuova alba dopo la tempesta: avevi 22 anni quando sei stata protagonista del treno inaugurale del Sangritana ricostruita, segno della speranza di un popolo molto provato che, contando solo sulle sue sole forze, stava tentando di uscire dall’incubo della devastazione che la guerra mondiale aveva lasciato dietro di sé. E parecchi anni dopo, nel 1975, sei stata anche uno dei primi mezzi ferroviari restaurato da un gruppo di appassionati (alcuni appena maggiorenni) per poter partecipare ad un importante treno speciale che voleva un po’ esorcizzare il rischio chiusura per la linea… 
Consideriamo dunque solo rimandati i festeggiamenti e le iniziative in tuo onore. Ti aspettiamo alla riapertura della linea, quando il motivo per festeggiare sarà doppio e sarai come da tradizione – confidiamo tutti – alla testa del treno inaugurale.
Ancora auguri, cara 29!! 

Di Andrea Martinelli

stemma solceseLunedì 23 giugno alle ore 21.00 la quarta edizione di Sogno di una notte di mezza Estate”. Un concerto lirico ricco di proposte che varieranno tra le più famose arie sacre e le più belle musiche, arie e romanze della grande tradizione operistica internazionale, nella cornice dell’oratorio di San Giovanni Battista a Sant’Olcese.

 Ingresso gratuito. Sede del concerto Oratorio San Giovanni Battista, in salita Oratorio 1, Sant’Olcese.

 

 

 

 IL PROGRAMMA 

Schubert, Ave Maria – Luigi Schifano – Controtenore

Franck ,Panis Angelicus – Christian Faravelli – Basso

 Gounod, Ave Maria – Blagoj Nacoski -Tenore

Verdi – Ave Maria, Otello –Adriana Iozzia – Soprano

Handel– Ombra mai fu – Luigi Schifano – Controtenore

Rossini – La Calunnia – Christian Faravelli – Basso

Verdi – Parigi o cara – Adriana Iozzia -Soprano e Blagoj Nacoski -Tenore

Porpora – Alto Giove- Luigi Schifano – Controtenore

Puccini – Mi chiamano Mimì – Adriana Iozzia – Soprano

Donizetti – Una furtiva lacrima – Blagoj Nacoski -Tenore

Offembach – Barcarola – Adriana Iozzia -Soprano eLuigi SchifanoControtenore

Verdi –  Libiam ne lieti calici

E Sorpresa …

 

Al pianoforte il Maestro Roberto Mingarini

Direzione Artistica Paola Pittaluga

 

 

Concerto liricoLunedì 23 giugno alle ore 21.00 la quarta edizione di “Sogno di una notte di mezza Estate” che anche quest’anno propone uno straordinario e imperdibile concerto lirico. Una serata ricca di proposte che varieranno tra le più famose arie sacre e le più belle musiche, arie e romanze della grande tradizione operistica internazionale, nella cornice dell’oratorio di San Giovanni Battista a Sant’Olcese.

Un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura di Sant’Olcese in collaborazione con l’associazione Opera Laboratorio. Un concerto offerto da Aldo Olcese in occasione dell’anniversario della sua cittadinanza onoraria.

Una serata unica e suggestiva che dopo il grande successo riscosso nell’edizione precedente ha creato grandi aspettative, che non saranno deluse grazie agli artisti internazionali e al facoltoso programma.

Nel frattempo fervono i preparativi per la manifestazione che offrirà arie tratte dalla Traviata e dal Otello di Verdi, dal Barbiere di Siviglia di Rossini, dalla Bohème di Puccini tanto per citare qualche esempio senza dimenticare arie sacre come famoso panis angelicus di FrancK,mentre l’organizzazione assicura qualche sorpresa nel corso della serata.

Quattro i protagonisti dell’evento: il ritorno dell’applauditissima e straordinaria Adriana Iozzia soprano, l’internazionale Blagoj Nacoski—Tenore giovane artista che ha già calcato i più famosi palchi del mondo tra Europa, Canada, Stati Uniti e Giappone,il grande Christian Faravelli – Basso con un curriculum di tutto rispetto e Luigi Schifano – Controtenore vincitore di moltissimi premi tra cui il prestigioso Premio di Musica Sacra al Concorso Internazionale Santa Chiara di Napoli.

La direzione musicale è affidata al insuperabile Maestro Roberto Mingarini.

 Ingresso gratuito. Sede del concerto Oratorio San Giovanni Battista, in salita Oratorio 1, Sant’Olcese.

 

 

Città metroFoto“La stagione delle riforme è necessaria al rinnovamento dell’assetto istituzionale del nostro Paese: queste però dovrebbero seguire il buon senso e la responsabilità, qualità che non sempre emergono nel legislatore di turno. Passano i governi ma restano lacune che rischiano di far naufragare non solo un processo riformatore ma di far saltare l’intero ordinamento dello Stato. Sono in gioco la qualità della democrazia e la funzionalità delle istituzioni. Il rischio di creare una degenerazione istituzionale è sottovalutato nonché preoccupante.

L’abrogazione della Provincia di Genova e la nascita della città metropolitana si verificano non attraverso una revisione costituzionale ma con una legge di transitorietà (elemento riconosciuto paradossalmente peraltro dalla stessa legge all’articolo 5), violando il giudicato della sentenza n. 220 del 2013 della Corte costituzionale e non rispettando il normale processo come previsto  per le riforme costituzionali.

Comprendo che il Governo non avesse margini di scelta se non affidarsi a una legge pericolosamente degenerativa, per evitare nuove elezioni provinciali, che per effetto della sentenza avrebbero potuto tenersi lo scorso 25 maggio.

La legge è quindi il frutto di una corsa contro il tempo e ripresenta  gli errori già giudicati e condannati che non onora di certo il riformatore. La legge non quantifica il risparmio della spesa pubblica, se non quello misurabile per le indennità di carica pari a 104 milioni di euro circa, che corrisponde allo 0.0130 della spesa pubblica. ( un F35 costa dai 120 ai 130 milioni di euro).

La città metropolitana è prevista come ente di II° livello, pertanto non saranno i cittadini a scegliere i loro rappresentanti ma gli elettori “attivi” saranno solo i consiglieri comunali. Il sindaco della città metropolitana sarà il sindaco del capoluogo, legittimando di fatto una “discriminazione democratica” che consentirà ai cittadini di Genova città di eleggere il proprio sindaco indicando contemporaneamente il sindaco metropolitano, mentre  i cittadini dei rimanenti comuni (66) potranno eleggere il loro sindaco ma non quello metropolitano che invece  “subiranno” . Si creano così cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Dubbia la rappresentatività democratica del Consiglio metropolitano che potrebbe non corrispondere alla geografia politica genovese( non esiste nessuna garanzia per le minoranze, opposizioni). La città metropolitana così istituita è troppo “genovacentrica”: il futuro del Consiglio metropolitano e del suo sindaco dipendono direttamente da quello della città di Genova: se il Sindaco di Genova rassegna le sue dimissioni cade automaticamente anche la città metropolitana;Il Sindaco e il Consiglio metropolitano non possono essere sfiduciati da parte della Conferenza dei sindaci che non può esprimere nessun giudizio politico e indicazione amministrativa.

Per le ragioni appena espresse la conferenza dei sindaci si rivela un organo inutile. Gli organi della Città Metropolitana sono tre: Sindaco, Consiglio metropolitano e Conferenza dei sindaci. Nessun organo è eletto attraverso il suffragio universale, questa condizione  viola gli obblighi internazionali previsti dalla Carta Europea delle Autonomie, la quale prevede che almeno uno degli organi collegiali siano espressi attraverso l’elezione diretta. La Città Metropolitana. potrebbe prevedere l’elezione del sindaco, attraverso il suffragio universale solo”scorporando” il comune capoluogo in altri comuni, possibilità non concretizzabile in quanto in conflitto con i dettami della Corte dei Conti che mira più alla fusione dei comuni che ai frazionamenti per limitare la spesa pubblica”.

Questo mio intervento è stato pubblicato ieri (8 giugno 2014) come Punto di Vista sulle pagine de Il Secolo XIX

genova_lanterna(ANSA) – GENOVA, 3 GIU – “Sì alla città metropolitana, ma con
questa legge si rischia la degenerazione istituzionale. Vorrei
non essere il solo a denunciare questo pericolo”. Massimiliano
Tovo segretario cittadino dell’ Udc genovese è intervenuto in
merito all’avvento della Città metropolitana, in discussione
questo pomeriggio a Palazzo Tursi dove il sindaco relaziona
sulle scadenze previste dalla Legge Delrio.
“La stagione delle riforme è necessaria ma queste dovrebbero
seguire il buon senso e la responsabilità, qualità che non
sempre emergono nel legislatore di turno – afferma Tovo -. Sono
in gioco la qualità della democrazia e la funzionalità delle
istituzioni. L’abrogazione della Provincia e la nascita della
città metropolitana si verificano non attraverso una revisione
costituzionale ma con una legge di transitorietà (elemento
riconosciuto paradossalmente peraltro dalla stessa legge all’
articolo 5)”.
Tovo sostiene che la legge non quantifica il risparmio della
spesa se non quello misurabile per le indennità di carica pari a
104 milioni che corrisponde allo 0.0130 della spesa pubblica.
(un F35 costa dai 120 ai 130 milioni di euro). Inoltre, dice, la
città metropolitana è prevista come ente di II livello “e non
saranno pertanto i cittadini a scegliere i loro rappresentanti
ma gli elettori “attivi” saranno solo i consiglieri comunali”.
Ancora, “il sindaco della città metropolitana sarà il sindaco
del capoluogo, legittimando di fatto una “discriminazione
democratica” che consentirà ai cittadini di Genova città di
eleggere il proprio sindaco indicando contemporaneamente il
sindaco metropolitano, mentre i cittadini dei rimanenti comuni
(66) potranno eleggere il loro sindaco ma non quello
metropolitano che invece “subiranno”. “Si creano così cittadini
di serie A e cittadini di serie B”. (ANSA).

sanna manifesto-page-001Ci siamo ! Ancora poche ore di campagna elettorale e domenica tutti al voto per eleggere il nuovo Sindaco e Consiglio Comunale di Sant’Olcese.

La scelta del nuovo sindaco indicherà quale sarà il futuro di Sant’Olcese, un’azione di responsabilità che eserciterò come  libero cittadino.

Quest’anno in totale autonomia, osservando principi che sono per me cardini del mio agire in politica, avendo già esaurito due mandati amministrativi ho deciso di non ricandidarmi e di lasciare ad altri cittadini la possibilità di mettersi al servizio della nostra comunità.  Questo non vuole dire lavarsi le mani, andare in pensione o più volgarmente fregarsene.  Sono un cittadino di questo Paese, di questa Repubblica e desidero assolvere i miei doveri sino in fondo.

Ho partecipato con grande soddisfazione al rinnovamento della lista CENTROSINISTRA PER SANT’OLCESE che sostiene Armando SANNA come candidato sindaco per il nostro Comune.

Una lista civica, che unisce PD-UDC-SEL e società civile, fatta di donne e di uomini che hanno deciso di misurarsi con grande senso di responsabilità, per proporre un programma di concretezza e non di ovvietà né tanto meno di populismo becero. Sono sincero, ho conosciuto uno a uno i candidati ho riscontrato in loro una grande energia, una voglia di offrire il proprio contributo per migliorare le sorti di Sant’Olcese. In tutti i candidati che sostengono Armando SANNA è emersa la fermezza di non scivolare nella provocazione ma di parlare direttamente ai cittadini presentando un programma reale e concreto, basato su elementi che si potranno realizzare senza promesse e marchette elettorali. Un grande segno di lealtà e sincerità con il quale si sono contraddistinti, affermandosi giorno dopo giorno in una corsa che li ha portati a incontrare tutti i cittadini di tutte le frazioni, segnando così un evento che non ha precedenti nella storia del nostro Comune.

Bravi ! perche vi sono sottoposti confrontandosi con la gente, attraverso la loro umiltà e il desiderio di chiamare tutti ad una partecipazione attiva. Hanno proposto un modello non di delega ma di corresponsabilità! Innovativa la proposta di istituire un assessorato alle frazioni, che non comporterà nessun aggiunzione di costo ma avvicinerà di più le realtà locali con il governo che sarà chiamato ad amministrare il territorio.

Hanno scritto un programma studiando la realtà presente e pensando al futuro davvero realizzabile!

Lascio l’assessorato che ho guidato in questi anni con la consapevolezza che chi verrà dopo di me, non solo potrà garantire la continuità ma sicuramente potrà contribuire al miglioramento.

Cari amici e amiche, Elettrici ed elettori Armando SANNA ha costruito una lista coinvolgendo candidati qualificati e preparati, sono profondamente orgoglioso del lavoro che ha saputo sino ad oggi presentare.

Conosciamo tutti Armando SANNA come il giovane maratoneta, il campione di molte corse che nella sua lunga carriera sportiva ha vinto medaglie, coppe, targhe e importanti riconoscimenti, un’eccellenza del nostro territorio che ha già dimostrato in questa legislatura, qualità che appartengono ad un buon politico. Questa volta in gioco non c’è un trofeo da aggiungere alla ricca collezione, ma in gioco c’è il futuro di Sant’Olcese, e Armando SANNA consapevole di questa realtà ha saputo assumere da subito le responsabilità per il ruolo al quale è stato chiamato. Sono certo che Armando SANNA sarà un buon sindaco per la nostra Sant’Olcese è la persona giusta con una squadra elevatamente preparata. Non ho bisogno di convincere nessuno, ma solo di condividere pubblicamente questo mio pensiero.

 

IL MIO APPELLO ELETTORALE

Domenica 25 maggio si vota dalle 7 alle 23 invito tutti coloro che mi hanno dimostrato amicizia e stima ad andare a votare perché non siano altri scegliere per noi, e invito a votare la lista CENTROSINISTRA PER SANT’OLCESE per votare Armando SANNA sindaco di Sant’Olcese. 

 

IO VOTO ARMANDO SANNA

 

Diamo un futuro alla nostra Sant’OLCESE

 

VAI E COME ME FAI VOTARE ARMANDO SANNA -CENTROSINISTRA PER SANT’OLCESE

ChiaviCon la consegna delle chiavi e la partecipazione all’ultima Giunta comunale, appena conclusa, termina ufficiosamente il mio mandato di assessore del Comune di Sant’Olcese.

Desidero ringraziare tutte le persone che in questi 5 anni mi sono state particolarmente vicine, con suggerimenti ed idee supportandomi in un percorso importante nell’interesse della collettività. Spero di non aver deluso le aspettative e la fiducia che mi fu data nell’espressione del voto popolare del 6 giugno del 2009, come mi auguro di non essere venuto meno alle attese del Sindaco Angelo Cassissa che mi chiamò quale componente della sua giunta.

Con oggi termina un’esperienza che per gli insegnamenti ricevuti porterò sempre con me come ulteriore arricchimento del mio bagaglio personale. Sono stati cinque anni, di non sempre facile amministrazione, caratterizzati dalla grande crisi economica che ha purtroppo determinato gravi conseguenze nella gestione delle politiche locali. Siamo comunque riusciti a superare le diverse avversità rimanendo uniti rifiutando logiche populiste che avrebbero trovato un più facile consenso.

Ho cercato di esaurire il mio compito di assessore pensando prima di tutto al territorio, non so se sono riuscito completamente in questo esercizio, per questo motivo chiedo scusa a tutti coloro che posso aver deluso e non soddisfatto: sarebbe troppo facile congedarsi pensando esclusivamente ai fattori postivi riscontrati senza interrogarsi sui motivi “meno gloriosi”.

Ringrazio tutti i consiglieri comunali, i miei colleghi di Giunta e il Sindaco per questo periodo che oggi si conclude.

In totale autonomia ho scelto di non ricandidarmi per lasciare l’opportunità ad altri di poter partecipare all’amministrazione del nostro Comune: ritengo questa scelta un processo di educazione civica nel quale è importante coinvolgere la partecipazione della cittadinanza. Solo avvicinandosi alla macchina amministrativa sì è in grado di comprendere, passando dalla fase del “mugugno” all’azione di responsabilità.

In questi giorni molti mi hanno circondato di sincero affetto e assicuro che il mio impegno per Sant’Olcese non cesserà ma continuerà nel ruolo di civico cittadino di questo territorio.

Al nuovo assessore che mi succederà assicuro la piena disponibilità nel passaggio delle consegne e il mio supporto ogni qualvolta lo riterrà opportuno.

Il 16 giugno del 2009 il Sindaco Angelo Cassissa mi conferiva la nomina di assessore del Comune di Sant’Olcese con le deleghe al turismo, alla Cultura, Commercio, Politiche giovanili, trasporti e relazioni esterne, oggi 22 giugno 2014 sono arrivato alla fine del viaggio e in via ufficiosa si conclude il mio mandato istituzionale. Grazie Angelo, per aver creduto in me, grazie per avermi dato questa possibilità.

Grazie Sant’Olcese: servirti è stato per me un grande onore !!!

Massimiliano Tovo

CCRSANTOLCESEIl razzismo, le diversità culturali e la promozione del territorio sono i  temi che il consiglio comunale dei ragazzi di Sant’Olcese doveva sviluppare in questo anno. A Villa Serra la presentazione di questi due lavori durante l’ultimo consiglio comunale.
“Si conclude un’esperienza duplice: la legislatura comunale e l’esperienza del consiglio comunale dei ragazzi 2013-2014. – afferma Massimiliano Tovo, assessore alle Politiche Giovanili- I ragazzi hanno lavorato durante l’anno, adottando un monumento e lavorando su questo per creare un nuovo depliant. Ad aiutarli un questo lavoro le insegnanti, oltre al contributo di Andrea Martinelli per la fotografia del Trenino di Casella (oggi fermo, quindi impossibile da fotografare), e Massimiliano Ruvolo con il suo corso di Fotografia. Il depliant è stato impostato graficamente e stampato da Vectors Studio, che ha anche realizzato il logo di copertina”.

servizio a cura di Elisa Zanolli
Pubblicato sul sito La Polcevera

treninoCasella“Le previsioni sulle sorti del Trenino che collega Genova a Casella sono sempre più fosche. Infatti il treno è fermo da troppo tempo e il timore è che continui ad esserlo per sempre, anche perchè cantieri non se ne vedono. Una situazione che ha messo in allarme i residenti e gli enti locali, il trenino resta comunque un collegamento tra Piazza Manin e l’entroterra. Poprio in virtù di questa preoccupazione, l’assessore ai trasporti del comune di Sant’Olcese Massimiliano Tovo, si appella alla Regione Liguria”

Dal sito internet di Telenord

Guarda il video Trenino Genova – Casella: Tovo si appella a Vesco