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stemma solceseLunedì 23 giugno alle ore 21.00 la quarta edizione di Sogno di una notte di mezza Estate”. Un concerto lirico ricco di proposte che varieranno tra le più famose arie sacre e le più belle musiche, arie e romanze della grande tradizione operistica internazionale, nella cornice dell’oratorio di San Giovanni Battista a Sant’Olcese.

 Ingresso gratuito. Sede del concerto Oratorio San Giovanni Battista, in salita Oratorio 1, Sant’Olcese.

 

 

 

 IL PROGRAMMA 

Schubert, Ave Maria – Luigi Schifano – Controtenore

Franck ,Panis Angelicus – Christian Faravelli – Basso

 Gounod, Ave Maria – Blagoj Nacoski -Tenore

Verdi – Ave Maria, Otello –Adriana Iozzia – Soprano

Handel– Ombra mai fu – Luigi Schifano – Controtenore

Rossini – La Calunnia – Christian Faravelli – Basso

Verdi – Parigi o cara – Adriana Iozzia -Soprano e Blagoj Nacoski -Tenore

Porpora – Alto Giove- Luigi Schifano – Controtenore

Puccini – Mi chiamano Mimì – Adriana Iozzia – Soprano

Donizetti – Una furtiva lacrima – Blagoj Nacoski -Tenore

Offembach – Barcarola – Adriana Iozzia -Soprano eLuigi SchifanoControtenore

Verdi –  Libiam ne lieti calici

E Sorpresa …

 

Al pianoforte il Maestro Roberto Mingarini

Direzione Artistica Paola Pittaluga

 

 

treno-578x289Trasporti: Tovo, Ferrovia Genova Casella fuori uso da 1 anno
Segretario Udc, a giugno scade termine per gara ponte Fontanassa
GENOVA
(ANSA) – GENOVA, 20 GIU – Massimiliano Tovo segretario dell’ Udc genovese ed ex assessore ai trasporti del Comune di Sant’Olcese, chiede notizie “certe” sul futuro della Ferrovia Genova Casella, ancora ferma per i lavori di ristrutturazione imposti dal Ministero. “Siamo stanchi di attendere, esigiamo notizie certe e non chiacchiere. Amt aveva assicurato – ha dichiarato Tovo – che entro giugno sarebbe stata bandita la gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione del Ponte Fontanassa, ma giunti quasi alla fine del mese non abbiamo ancora novità in merito, e considerati i precedenti siamo molto preoccupati”. Tovo ha spiegato che “il trenino di Casella è fermo da quasi un anno per l’intervento di ristrutturazione e sostituzione urgente (essendo scadute le proroghe concesse dal ministero dei trasporti) dei ponti metallici di Crocetta I e Fontanassa. Sottolineo che i lavori non sono ancora iniziati in quanto le due ditte che si erano aggiudicate le due gare precedenti hanno successivamente rinunciato all’incarico, generando di fatto l’avvio per una terza gara. Questa situazione ha determinato un lassismo gestionale che non ha precedenti nella storia della Fgc con danni che si sono abbattuti sia sull’utenza sia sull’ attività economiche ricettive delle nostre vallate”. “Dopo aver licenziato il direttore di esercizio a fine aprile, contrariamente a quanto avvenuto con la Granarolo, ad oggi non è giunta ancora la nuova nomina da parte del Ministero per la Fgc, un segnale che in molti interpretano come di cattivo auspicio nella prospettiva di una celere riapertura della ferrovia. Senza la nomina del nuovo direttore d’esercizio la ferrovia non può riaprire. Cosa aspettiamo”?(ANSA).

Concerto liricoLunedì 23 giugno alle ore 21.00 la quarta edizione di “Sogno di una notte di mezza Estate” che anche quest’anno propone uno straordinario e imperdibile concerto lirico. Una serata ricca di proposte che varieranno tra le più famose arie sacre e le più belle musiche, arie e romanze della grande tradizione operistica internazionale, nella cornice dell’oratorio di San Giovanni Battista a Sant’Olcese.

Un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura di Sant’Olcese in collaborazione con l’associazione Opera Laboratorio. Un concerto offerto da Aldo Olcese in occasione dell’anniversario della sua cittadinanza onoraria.

Una serata unica e suggestiva che dopo il grande successo riscosso nell’edizione precedente ha creato grandi aspettative, che non saranno deluse grazie agli artisti internazionali e al facoltoso programma.

Nel frattempo fervono i preparativi per la manifestazione che offrirà arie tratte dalla Traviata e dal Otello di Verdi, dal Barbiere di Siviglia di Rossini, dalla Bohème di Puccini tanto per citare qualche esempio senza dimenticare arie sacre come famoso panis angelicus di FrancK,mentre l’organizzazione assicura qualche sorpresa nel corso della serata.

Quattro i protagonisti dell’evento: il ritorno dell’applauditissima e straordinaria Adriana Iozzia soprano, l’internazionale Blagoj Nacoski—Tenore giovane artista che ha già calcato i più famosi palchi del mondo tra Europa, Canada, Stati Uniti e Giappone,il grande Christian Faravelli – Basso con un curriculum di tutto rispetto e Luigi Schifano – Controtenore vincitore di moltissimi premi tra cui il prestigioso Premio di Musica Sacra al Concorso Internazionale Santa Chiara di Napoli.

La direzione musicale è affidata al insuperabile Maestro Roberto Mingarini.

 Ingresso gratuito. Sede del concerto Oratorio San Giovanni Battista, in salita Oratorio 1, Sant’Olcese.

 

 

Frolla unghereseUna, nessuna, centomila paste frolle… ma quante sono? Sicuramente tante. Esistono differenti paste frolle che possono variare per tradizioni locali come per l’uso che intendiamo farne. Gli ingredienti base – che sono la farina, le uova, lo zucchero, il burro, limone e vanillina – a seconda della diversa combinazione, alla quantità e al procedimento che seguiamo offrono differenti risultati.

 

La pasta frolla ungherese, molto facile e veloce da realizzare, presenta una particolarità unica e incredibile: le uova, delle quali si utilizza esclusivamente il tuorlo, sono sode. L’uovo sodo conferisce una particolare friabilità, che trova riscontro nei famosibiscotti ungheresi a forma di ferro di cavallo. Particolarmente utilizzati nel periodo natalizio, si consumano oggi tutto l’anno.
I biscotti realizzati con questa pasta possono essere ricoperti, per intero o per metà, con cioccolato fondente e zucchero in grani, granella di nocciole piemontesi, o mandorle siciliane (Se utilizziamo cioccolato bianco vi consiglio la granella di pistacchi).

Continua a leggere la ricetta su papilleclandestine 

Città metroFoto“La stagione delle riforme è necessaria al rinnovamento dell’assetto istituzionale del nostro Paese: queste però dovrebbero seguire il buon senso e la responsabilità, qualità che non sempre emergono nel legislatore di turno. Passano i governi ma restano lacune che rischiano di far naufragare non solo un processo riformatore ma di far saltare l’intero ordinamento dello Stato. Sono in gioco la qualità della democrazia e la funzionalità delle istituzioni. Il rischio di creare una degenerazione istituzionale è sottovalutato nonché preoccupante.

L’abrogazione della Provincia di Genova e la nascita della città metropolitana si verificano non attraverso una revisione costituzionale ma con una legge di transitorietà (elemento riconosciuto paradossalmente peraltro dalla stessa legge all’articolo 5), violando il giudicato della sentenza n. 220 del 2013 della Corte costituzionale e non rispettando il normale processo come previsto  per le riforme costituzionali.

Comprendo che il Governo non avesse margini di scelta se non affidarsi a una legge pericolosamente degenerativa, per evitare nuove elezioni provinciali, che per effetto della sentenza avrebbero potuto tenersi lo scorso 25 maggio.

La legge è quindi il frutto di una corsa contro il tempo e ripresenta  gli errori già giudicati e condannati che non onora di certo il riformatore. La legge non quantifica il risparmio della spesa pubblica, se non quello misurabile per le indennità di carica pari a 104 milioni di euro circa, che corrisponde allo 0.0130 della spesa pubblica. ( un F35 costa dai 120 ai 130 milioni di euro).

La città metropolitana è prevista come ente di II° livello, pertanto non saranno i cittadini a scegliere i loro rappresentanti ma gli elettori “attivi” saranno solo i consiglieri comunali. Il sindaco della città metropolitana sarà il sindaco del capoluogo, legittimando di fatto una “discriminazione democratica” che consentirà ai cittadini di Genova città di eleggere il proprio sindaco indicando contemporaneamente il sindaco metropolitano, mentre  i cittadini dei rimanenti comuni (66) potranno eleggere il loro sindaco ma non quello metropolitano che invece  “subiranno” . Si creano così cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Dubbia la rappresentatività democratica del Consiglio metropolitano che potrebbe non corrispondere alla geografia politica genovese( non esiste nessuna garanzia per le minoranze, opposizioni). La città metropolitana così istituita è troppo “genovacentrica”: il futuro del Consiglio metropolitano e del suo sindaco dipendono direttamente da quello della città di Genova: se il Sindaco di Genova rassegna le sue dimissioni cade automaticamente anche la città metropolitana;Il Sindaco e il Consiglio metropolitano non possono essere sfiduciati da parte della Conferenza dei sindaci che non può esprimere nessun giudizio politico e indicazione amministrativa.

Per le ragioni appena espresse la conferenza dei sindaci si rivela un organo inutile. Gli organi della Città Metropolitana sono tre: Sindaco, Consiglio metropolitano e Conferenza dei sindaci. Nessun organo è eletto attraverso il suffragio universale, questa condizione  viola gli obblighi internazionali previsti dalla Carta Europea delle Autonomie, la quale prevede che almeno uno degli organi collegiali siano espressi attraverso l’elezione diretta. La Città Metropolitana. potrebbe prevedere l’elezione del sindaco, attraverso il suffragio universale solo”scorporando” il comune capoluogo in altri comuni, possibilità non concretizzabile in quanto in conflitto con i dettami della Corte dei Conti che mira più alla fusione dei comuni che ai frazionamenti per limitare la spesa pubblica”.

Questo mio intervento è stato pubblicato ieri (8 giugno 2014) come Punto di Vista sulle pagine de Il Secolo XIX

genova_lanterna(ANSA) – GENOVA, 3 GIU – “Sì alla città metropolitana, ma con
questa legge si rischia la degenerazione istituzionale. Vorrei
non essere il solo a denunciare questo pericolo”. Massimiliano
Tovo segretario cittadino dell’ Udc genovese è intervenuto in
merito all’avvento della Città metropolitana, in discussione
questo pomeriggio a Palazzo Tursi dove il sindaco relaziona
sulle scadenze previste dalla Legge Delrio.
“La stagione delle riforme è necessaria ma queste dovrebbero
seguire il buon senso e la responsabilità, qualità che non
sempre emergono nel legislatore di turno – afferma Tovo -. Sono
in gioco la qualità della democrazia e la funzionalità delle
istituzioni. L’abrogazione della Provincia e la nascita della
città metropolitana si verificano non attraverso una revisione
costituzionale ma con una legge di transitorietà (elemento
riconosciuto paradossalmente peraltro dalla stessa legge all’
articolo 5)”.
Tovo sostiene che la legge non quantifica il risparmio della
spesa se non quello misurabile per le indennità di carica pari a
104 milioni che corrisponde allo 0.0130 della spesa pubblica.
(un F35 costa dai 120 ai 130 milioni di euro). Inoltre, dice, la
città metropolitana è prevista come ente di II livello “e non
saranno pertanto i cittadini a scegliere i loro rappresentanti
ma gli elettori “attivi” saranno solo i consiglieri comunali”.
Ancora, “il sindaco della città metropolitana sarà il sindaco
del capoluogo, legittimando di fatto una “discriminazione
democratica” che consentirà ai cittadini di Genova città di
eleggere il proprio sindaco indicando contemporaneamente il
sindaco metropolitano, mentre i cittadini dei rimanenti comuni
(66) potranno eleggere il loro sindaco ma non quello
metropolitano che invece “subiranno”. “Si creano così cittadini
di serie A e cittadini di serie B”. (ANSA).